Biografie

Luigi Pellegrin

Ritratto di Luigi Pellegrin

Paola De Rosa - www.paoladerosa.com
Ritratto di Luigi Pellegrin, febbraio 2001
Acquerello su carta
Dim: 17x20,5 cm

"....Ho dichiarato che non ho soluzioni su come abitare.
Mi può aiutare in parte il COPIARE.
Mi sembra che è in atto una sfida antichissima tra i viventi sul Pianeta.
Il dopo dei dinosauri fu il tempo in cui il vivente sul Pianeta aveva capito
che può estinguersi.
La reazione fu forte; rimasero indifferenti solo i batteri; crebbero i
mammiferi attraverso il topo
che è diventato l'uomo, e forse, nella ricerca dei mezzi di sopravvivenza,
il topo è stato un mediocre.
Forse hanno vinto gli uccelli che hanno capito che abitare il Pianeta era
più degno e salubre se era
appoggiarsi part-time, coabitando terra e cielo.
Non ho modo per risolvere il dubbio, ho solo modo di esercitarmi per
assomigliare agli uccelli."
(Luigi Pellegrin; Metamorfosi-Quaderni di Architettura n°40-41, giugno 2000)

"Nato da una famiglia di solidi costruttori friulani, all'età di 5 anni è condotto dal padre, una domenica mattina, a vedere le fondazioni di un edificio che egli faceva con Brasini. E' la prima rivelazione. Per altri cinque anni il giovane Pellegrin, ne seguì, affascinato la costruzione e costruì nel contempo una sua idea di architettura che più tardi così riassumerà:

L'architetto non è una figura professionale, è un'entità scelta dal gruppo sociale per visualizzare e costruire il livello di qualità raggiunto da quel gruppo; l'organismo realizzato funzionerà allora da incubatrice, organizzando in scambi positivi i conflitti reali del momento.

Si iscrive tardi alla Facoltà di Architettura di Roma, a 21 anni. Poi va negli Stati Uniti prima a New Orleans e poi a Chicago e qui ha la sua seconda rivelazione. Conosce l'opera di Sullivan e di Wright da cui assorbe, per sempre, indelebilmente, il senso della spazialità, della tecnologia e quello missionario della professione d'architetto.

Sino alla fine degli Anni ‘70 Pellegrin realizza circa 300 edifici, di cui 200 scuole; molte delle quali costruite utilizzando uno dei 14 brevetti per sistemi di prefabbricazione da lui inventati. Uno di questi edifici è dichiarato "monumento nazionale". Lavora anche all'estero in Venezuela, Nigeria, Ciad, Spagna, Senegal, Arabia Saudita. Dagli Anni ‘80 si occupa essenzialmente delle grandi pianificazioni a scala urbana e regionale con l'idea di eliminare la separazione tra Architettura e Urbanistica. Collabora con Rogers e Halprin al piano per Novoli a Firenze, elabora il master plan per le FS di Roma e poi altri piani per Torino, Siracusa, Sant' Antonio in Texas e altri in Venezuela e altrove.

Così ne parla un suo giovane allievo:
Da quasi mezzo secolo egli si dedica alla ricerca, all'invenzione, alla progettazione e alla realizzazione di un habitat migliore per l'uomo.

Contemporaneamente, prima come docente universitario ed ora come maestro, devolve gran parte del suo tempo e della sua energia all'insegnamento e alla divulgazione della conoscenza acquisita. Questo per quanto riguarda il suo contributo diretto alla cultura architettonica. Inoltre: la sua serietà, il suo impegno ed il suo coraggio sia da un punto di vista professionale che da quello umano, sono un esempio per chiunque intraprenda la carriera dell'Architetto."
(Tratto dal Discorso di Manfredi Nicoletti per la consegna a Luigi Pellegrin del Premio alla Carriera istituito dall'Ordine degli Architetti di Roma e dall'IN/ARCH Lazio.
Castel Sant'Angelo, Roma 8 Ottobre 2000)

L'architetto Luigi Pellegrin si è spento a Roma, nel 2001, all'età di 76 anni, dopo un'inesorabile malattia che lo ha colpito.