Biografie

Sebastian Matta

È morto il 23 novembre 2002, a 91 anni, nell'ospedale San Paolo di Civitavecchia il pittore, scultore, architetto e poeta Roberto Sebastian Matta Echaurren, uno degli artisti più rappresentativi del '900.

Grande esponente del surrealismo internazionale, Sebastian Matta aveva alcuni giorni prima della morte inaugurato personalmente a Roma una mostra, Sin titulo, composta da una cinquantina di tele e dieci sculture.

Nato a Santiago del Cile, dopo gli studi in architettura, nel 1934 si trasferì a Parigi dove si dedicò alla pittura. Lavorò con Le Corbusier, e prese contatto a Madrid con intellettuali spagnoli, fra cui i poeti Rafael Alberti e Federico Garcia Lorca. Nel 1936 si trasferì a Londra dove si unì a Walter Gropius e Moholy-Nagy, ed ebbe modo di conoscere anche lo scultore britannico Henry Moore. A Parigi conobbe André Breton e Salvador Dalì nel 1937 e dal 1938 iniziò aderì al surrealismo, eseguendo una pittura attenta alla dimensione onirica, inconscia, concitata.

Comincị allora a partecipare ad importanti eventi come l'Esposizione Internazionale del Surrealismo alla Galleria di Belle Arti di Parigi. Realizzo' i suoi primi oli surrealisti che prima chiamò Morfologie Psicologiche e poi Inscape. Conobbe Duchamp a Parigi e nel 1939 mantenne contatti con Pablo Neruda.

Allo scoppio della Seconda guerra mondiale riparò a New York assieme a Yves Tanguy. Qui ebbe contatti con gli altri surrealisti, con i dadaisti ed esercitò una forte influenza su molti giovani artisti, tra i quali Pollock, Rothko e Gorky. Influenzò la nascita dell'Espressionismo astratto e ne fu a sua volta influenzato. Al rientro a Parigi, nel 1948, i surrealisti rimasti alla corte di Breton lo accusarono di aver provocato il suicidio proprio di Gorky per aver avuto una relazione con sua moglie e lo espulsero dal movimento (Matta aveva fama di essere un focoso dongiovanni). Vi fu riammesso nel 1959, quando per la verità il Surrealismo aveva perso la sua carica propulsiva.

Alla fine degli anni '50 Matta era già un artista universale, con opere esposte in importanti musei di Londra, New York, Venezia, Chicago, Roma, Washington e Parigi. Nel 1971 la rivista francese Connaissance des Arts lo collocò fra i dieci migliori pittori contemporanei del mondo. Nel 1985 il Centro Georges Pompidou di Parigi gli consacro' una grande retrospettiva. Nel 1990 tornò a Parigi passando dei periodi in Italia a Tarquinia, dove installò uno studio, una scuola di ceramica e una sala di esposizioni.

Dopo aver lasciato il Cile nel 1934, Matta vi fece ritorno solo in occasione della vittoria elettorale di Salvador Allende e dell'Unidad Popular. In quell'epoca guidò un gruppo di muralisti - le Brigate Ramona Parra - che dipingevano sui muri i motivi del programma economico e sociale di Allende.

Negli anni '60 Matta sostenne apertamente il presidente Salvador Allende. In seguito al golpe di Augusto Pinochet, l'artista fu dichiarato "persona non grata" e fu inserito in una lista nera. Il pittore decise allora di diventare cittadino francese.

Tra le sue mostre più importanti, vanno ricordate le retrospettive tenute al Museum of Modern Art di New York nel 1957 e al centro Pompidou a Parigi nel 1985.

Per la sua morte il presidente del Cile Ricardo Lagos ha proclamato tre giorni di lutto nazionale.