Biografie

Gary Hill

Gary Hill è fra gli artisti contemporanei più importanti che indagano i rapporti fra parola e immagine, ricerca che ha dominato la video arte nella passata decade. Di formazione scultore, Hill ha cominciato a lavorare con i video nel 1973 ed ha prodotto una notevole raccolta di filmati e video installazioni che sono fra i più significativi nel campo della video arte.
I suoi primi video esploravano le proprietà formali del nuovo mezzo di comunicazione, soprattutto attraverso la combinazione degli elementi visivi e sonori.
Queste indagini l'avrebbero condotto verso ricerche uniche nel campo della linguistica e della percezione - ivi comprese le inchieste empiriche Why Do Things Get in a Muddle? (1984), URA ARU (1985-86) e Incidence of Catastrophe Catastrophe (1987-88) - che offrono articolazioni sonore ad introspezioni filosofiche e poetiche. Hill vi compone ed armonizza con inedita maestria, immagine, suono, scultura, parola, scritta e parlata.

Accordions (The Belsunce Recordings, July 2001), 2001-2002

Gary Hill
Accordions (The Belsunce Recordings, July 2001), 2001-2002
Five-channel video/sound installation
Five video projectors, five DVD players and discs, and five amplified speakers
Edition of three and one artist's proof
Photo credit: Paul-Emmanuel Odin and Vincent Bonnet

I lavori di Hill sono caratterizzati da rigore sperimentale e precisione concettuale, uniti agli slanci creativi dell'invenzione. Descrivendo la linea di sviluppo del suo lavoro nelle note di programma della New American Filmmakers Series # 30 per il Whitney Museum of American Art, Hill dichiara:

"I primi lavori, e.g Air Raid, Sums & Differences, Ring Modulation (Full Circle) sono essenzialmente il risultato di un dialogo con le proprietà del mezzo utilizzato. In Processual Video, Black/White/Text ed in Happenstance, l'attenzione si sposta verso il 'processo', in uno spazio riflessivo in cui l'esperienza del linguaggio informa il processo della nascita dell'immagine che a sua volta si rifà ai meccanismi che danno origine al linguaggio - una sorta di striscia di image/language di Moebius. Around & About and Primarily Speaking era un tentativo di agganciare il 'punto di vista' dell'osservatore e trattare le immagini estemporaneamente, rendendo il loro contesto e il loro contenuto suscettibile alle variazioni del discorso... In Why Do Things Get In A Muddle? (Come On Petunia) e URA ARU (the backside exists, l'esplorazione degli elementi acustici della lingua, mi ha condotto, tramite i metalogues di Gregory Bateson, alle domande fondamentali sulla direzionalità del pensiero rispetto al tempo."

Tall Ships, 1992

Gary Hill
Tall Ships, 1992
Sixteen-channel video installation
Sixteen modified 4-inch black and white monitors with projection lenses, sixteen laserdisc players, sixteen laserdiscs, one computer with 16 RS-232 control ports and pressure-sensitive switching runners, black or dark gray carpet, and controlling software
Dimensions of corridor: 10 h. x 10 w. x 90 l. feet
Edition of two and one artist's proof
Photo credit: Dirk Bleicker

Forse più di ogni altro artista che utilizza i media suono/immagine, Hill inventa, con il video, una nuova forma di scrittura. Consapevole, e talvolta lo rivendica con chiarezza, delle prospettive post-strutturaliste dei mutevoli rapporti fra discorso, scrittura e linguaggio. Ma nella loro profonda correlazione al discorso teorico, queste installazioni non sono mai condizionate dalla teoria pura né aridamente accademiche. Videotape brillanti, quali soprattutto Primarily Speaking e Happenstance abbagliano con il loro giochi linguistici perspicaci ed illuminanti; imprese come Why Do Things Get In A Muddle? (Come On Petunia) e URA ARU quasi intimidiscono per la loro esecuzione elaborata; e Incidence of Catastrophe, un lavoro da molti considerato come il tour del force di Gary Hill, semplicemente soggioga per la sua ferocia intellettuale.

Withershins, 1995

Gary Hill
Withershins, 1995
Interactive sound installation with two video projections
25 x 35 ft. floor maze constructed from 2- x 4-inch aluminum rectangular tubing, electronic switch mats, two video projectors, wo laserdisc players and discs, two-channel synchronizer, tw computers with sound cards, coputers-controlled location of sound on four loudspeakers, lights and carpet
Edition of two and one artist's proof
Edition of two and one artist's proof
Photo credit: Gary McKinnis

Gary Hill è nato nel 1951. Ha studiato alla Arts Student League di Woodstock, New York. Fra i suoi molti riconoscimenti e fellowships vi sono i premi New York State Council on the Arts, il National Endowment for the Arts, due Rockefeller Foundation Fellowships e un Guggenheim Foundation Fellowship. Tra il 1984-85, soggiorna in Giappone grazie ad una borsa di studio, e nel 1988 è in Francia, grazie ad un altro premio. In entrambi i paesi porta a compimenti importanti lavori. Nel 1998 Hill viene insignito del prestigioso McArthur Foundation Fellowship.

Hill ha collaborato con diversi network televisivi quali: Television Laboratory at WNET/Thirteen; Synapse Video Center, Syracuse, New York; Portable Channel, Rochester, New York; Experimental Television Center, Owego, New York; Sony Corporation, Hon Atsugi, Japan; Chicago Art Institute; and California Institute of the Arts. Ha insegnato al Center for Media Study, Buffalo; Bard College, Annandale-on-Hudson, New York; e il Cornish College of the Arts, Seattle.

I suoi video e le sue installazioni sono state viste nel mondo intero, in esposizioni di gruppo i vari festival ed istituzioni culturali, fra i quali: il Moma a New York; il Centre Georges Pompidou a Parigi; Documenta 8 a Kassel, Germania; Long Beach Museum, in California; Stedelijk Museum ad Amsterdam e la Video Sculpture Retrospective 1963-1989, a Colonia, in Germania. Il lavoro di Hill's inoltre è stato oggetto di retrospettive ed esposizioni individuali al The American Center di Parigi; al Whitney Museum of American Art di New York; alla 2nd International Video Week, St Gervais, Ginevra; al Musee d'Art Moderne, Villeneuve d'Ascq, Francia; e al Moma di New York.
Nel 1995 Gary Hill ha vinto Leone d'Oro per la scultura alla Biennale di Venezia.

Attualmente, vive a Seattle.