Biografie

Giorgio Grassi

Nato a Milano il 27-10-1935, si è laureato in architettura al Politecnico di Milano nel 1960. Dal 1961 al 1964 è stato membro della redazione della rivista Casabella-continuità diretta da E. N. Rogers. Dal 1965 ha insegnato presso le facoltà di architettura di Milano, di Pescara e, come professore invitato, di Valencia, Losanna e Zurigo. Dal 1977 è ordinario di Composizione Architettonica alla facoltà di architettura del Politecnico di Milano. Membro d'onore del B.D.A. (Bund Deutscher Architekten), nel 1985 ha ricevuto il "Premio de Arquitectura de la Comunidad Valenciana" e nel 1992 la "Heinrich Tessenow Medaille in Gold" della Stiftung F.V.S. di Hamburg.

Nel 1967 ha pubblicato La costruzione logica dell'architettura (Padova '67, Barcellona '73, Nimega '97, Torino '98), nel 1979 L'architettura come mestiere e altri scritti (Barcellona '79, Milano '80, Bruxelles '83, Atene 1998), nel 1988 Architettura lingua morta (Milano, Amburgo, New York '88), nel 1995 Progetti per la città antica (Milano '95, Basilea '96), nel 1996 I progetti, le opere e gli scritti (Milano '96) e nel 2000 Giorgio Grassi Scritti scelti (Milano 2000, Luzern 2001, Barcelona). Ha inoltre curato gli scritti di L. Hilberseimer Un'idea di piano (Padova '66) e Architettura a Berlino negli anni '20 (Milano '79), di H. Tessenow Osservazioni elementari sul costruire (Milano '74) e l'antologia Das Neue Frankfurt 1926-31 (Bari '75).

Fra i progetti più noti: restauro e ampliamento come sede municipale del castello visconteo di Abbiategrasso (1970) e di Fagnano Olona (1980), la casa dello studente per l'università di Chieti (1976), i concorsi per il palazzo della Regione a Trieste (1974), per Lützowplatz (1981) e per il Prinz-Albrecht Palais (1984) a Berlino, per piazza Matteotti a Siena (1988) e per il padiglione Italia alla Biennale di Venezia (1988); il progetto per la ricostruzione di Teora (1982) e poi i progetti spagnoli per l'Almudin (1983) e per il Belveret (1984) a Xativa e per la ricostruzione del teatro romano di Sagunto (1985), quelli per lo Schlachthof di Marburg (1986), per Valmarina a Bergamo (1986) e per un'isola artificiale nel Verbindingskanaal a Groningen (1987); i progetti per la biblioteca municipale di Groningen (1989), per il municipio di Gavà (1989), per la biblioteca del Nou-Campus universitario di Valencia (1990) e per una scuola elementare a Santiago de Compostela (1992); i concorsi per un complesso edilizio a Potsdamerplatz (1993) e per l'isola dei musei (1993) a Berlino, entrambi 1° classificati, per la Hypo Bank a Monaco (1994), per il Museo 'Felix-Nussbaum-Haus' a Osnabrück (1995), per la Biblioteca Hertziana a Roma (1995) e per il Wallraf-Richartz-Museum a Colonia (1996), tutti progetti premiati; i progetti per la Kunsthalle A. Würth a Schwäbisch Hall (1997), per la ricostruzione del castello di Nimega (1997), per la sistemazione del nuovo presbiterio del Duomo di Pisa (1997), per la nuova università di Bolzano (1998), per il centro amministrativo della Vew AG di Dortmund (1998) e per un palazzo comunale a Treviglio (1999), 1° classificato; infine un piano per Vreeswijk (1999), l'ampliamento del castello di Deutschlandsberg in Stiria (2000), il concorso per una chiesa a Roma (2000), il progetto per un quartiere residenziale sul Wittenburgervaart ad Amsterdam (2001) e il concorso per una scuola a Capiago Intimiano, Como (2002), 2° classificato.

I progetti sono documentati - oltre che nelle riviste specializzate, nei testi citati, e in pubblicazioni a carattere monografico come i numeri monografici di '2C-Construccion de la ciudad' (1977), di 'Plan' (1981), di 'Composicion arquitectonica' (1991) e di "Costruire in laterizio" (2000) - anche in: R. Campagnola "G.G. progetti e disegni" (Garda '82), G. Jacometti "G.G. progetti 1965-80" (Mantova '82), F. Moschini "G.G. progetti 1960-80" (Firenze '84), J.J. Lahuerta "Arquitectura de G.G." (Barcellona '85), P. Insausti e T. Llopis "G.G. Obras y proyectos 1962-1993" (Valencia '94) e in Giorgio Grassi, "I progetti, le opere e gli scritti" (Milano '96).