Biografie

Harry Bertoia
(S. Lorenzo di Arzene (Pn) 1915 - Barto, Pennsylvania 1978)

Harry Bertoia, 1970 - Foto di Clifford B. West

Arieto (Harry) Bertoia nasce il 10 marzo del 1915 nel piccolo centro di S. Lorenzo di Arzene in provincia di Pordenone. Nel 1930 con il padre emigra in Canada da dove, successivamente, si trasferisce a Detroit nello stato del Michigan, luogo in cui frequenta la scuola pubblica e impara la lingua inglese. Nel 1936 ottiene il diploma presso la Cass Techical High School di Detroit dove frequenta corsi in disegno, pittura, lavorazione metalli e design ottenendo una borsa di studio per la Cranbrook Academy of Art  a Bloomfield Hills, dove lavorerà al dipartimento per la lavorazione dei metalli e dopo due anni gli verrà affidato la direzione del dipartimento di artigianato metallico.

Harry Bertoia - Diamond lounge chair, KNOLL INC.

Sculture Harry Bertoia - Foto Wright - Brian Franczyk, 2007

Harry Bertoia - Spilla in argento con ebano e corallo, 1943 - Foto Wright - Brian Franczyk, 2007

Oreste e Arieto Bertoia in America, inizio degli anni 30

Nel 1940 incontra Brigitta Valentiner figlia di Wilhelm Valetiner direttore del Detroit Art Institute  che sposerà tre anni più tardi. In questi anni inizia ad esporre le sue stampe e le sue creazioni di gioielli, trasferendosi a Venice in California dove lavorerà fino al 1946 con Charles Eames presso la Evans Products Company. In questo periodo contemporaneamente a degli studi sulla saldatura presso il Santa Monica City College inizia a realizzare le prime sculture cinetiche e schermi. Nel 1949 nasce il primo figlio a cui sarà dato il nome di Val Odey Bertoia. L'anno successivo Harry Bertoia accompagnato dalla familgia si trasferisce nello stato della Pennsylvania dove inizierà a progettare sedie per l'azienda Knoll Associates di New York, sedie che entrerenno in produzione l'’anno successivo e diventeranno un classico del design di tutti i tempi. Nel 1952 affitta una fattoria a Barto nella contea di Berks in Pennsylvania che poi deciderà di acquistare. Nello stesso periodo viene nominato su suggerimento di Josef Albers Visiting Critic in Sculpture presso la Yale University e viene organizzata una mostra con le sue sedie accompagnate dalle sue sculture e stampe presso lo show room Knoll di New York. Poco tempo dopo, nonostante il successo dei suoi progetti, Bertoia decide d'interropere il rapporto con l'azienda Knoll per dedicarsi  alla scultura. In questo periodo una sua scultura viene esposta presso il MoMA di New York. Nel 1954 la Manifacturers Hanover Trust Company di New York gli commissiona la realizzazione di un'ampia scultura che gli farà vincere la medaglia d'oro Architectural League di New York. Successivamente realizza delle sculture presso la Cincinnati Public Library, presso la Cappella del Massachussetts Institute of Technology, la Dallas Pubblic Library e il Lambert Airport di St Louis. Nel 1955 nasce Ceklia Marei Bertoia. Nel 1956 riceve la medaglia dell'artigianato dall'Istituo Americano di Architettura. Nel 1957 si reca in Italia per studiare arte e per visitare il paese natale di S. Lorenzo di Arzene; nello stesso anno realizza due sculture Golden Trees destinate al padiglione degli Stati Uniti d'America per l'Expo di Bruxelles del 1958. In quest'anno e nell'anno successivo, gli verranno dedicate mostre all'Art Institute di Chicago, a Caracas, Washington, Virginia e la scultura Flower venne inclusa nella mostra itinerante e nel catalogo Recent Sculpture U.S.A. organizzata dal Moma. Nel 1960 realizza la prima scultura suonante in lega di rame e negli anni successivi continua a realizzare grandi sculture per istituzioni private e governative ed esporre in numerose gallerie.private in America ed Europa. Nel 1964 il regista Clifford West realizza il film Harry Bertoia's sculpture. Tre anni dopo riceve il premio di eccellenza in scultura al Philadelphia Arts Festival. Risalgono al 1970 le prime registrazioni di suoni ottenute dalle sue sculture suonanti, mentre l'anno successivo il Muhlenberg College di Allentown (Pennsylvania) gli conferisce la Laurea honoris causa in Fine Arts. Nello stesso anno viene realizzato il film Sonambients: The Sound Sculptures of Harry Bertoia con regia di Jeffrey Eger. Nel 1975 gli viene conferito l'Institute Award dall'Accademia Americana di Lettere ed Arti, mentre l'anno seguente l'Università di Bethlehem (Pennsylvania) gli conferisce una laurea honoris causa in Lettere. In questi anni si susseguono mostre in Europa, Sud America e Nord America. Muore il 6 novembre del 1978 a Barto in Pennsylvania.


L'opera di Harry Bertoia
Scultore, architetto d'interni, artista grafico, creatore di gioielli e designer di sedie; sono queste le coordinate su cui si sviluppa l'eccezionale carriera artistica di Harry Bertoia (1915-1978). Queste esperienze eterogenee nel loro insieme hanno contribuito alla costruzione di un corpus di opere dotato di bellezza e di una profonda ricerca sulle intime percezione umane. Tutte le sue produzioni devono essere considerate nell'eccellenza delle loro capacità artigianali con sui sono state realizzate, ma soprattutto nella sensibilità con cui esse sono perfetta integrazione di materiali, forme e tecniche di lavorazione.
Dal 1942 Harry Bertoia inizia a praticare l'arte dell'incisione, produzione che si sviluppa per tutto il corso della sua vita pur senza una precisa direzione, ma che assume un'importanza cruciale nella sua ricerca.
La produzione incisoria è indipendente ma contemporaneamente parallela alla sua attività di scultore, in quanto fonte d'inspirazione per nuove sculture in metallo. Spesso infatti il progetto di molte sue sculture è rintracciabile all'intero della sua stessa opera grafica, sebbene in alcuni casi ci sia una differenza temporale di oltre trent'anni tra l'incisione e la successiva scultura. A testimonianza comunque dell'importanza di questa disciplina basti sottolineare che nel 1943 cento incisioni vennero vendute da Bertoia a Hilla Rebay, allora direttrice della Solomon R. Guggenheim, museo di pittura non oggettiva di New York. Diciannove di esse vennero poco dopo esposte in una mostra all'interno del museo.
Un altro campo di ricerca di Harry Bertoia è quello della gioielleria, creazioni che nel corso degli anni, vennero ripetutamente esposte alla Nierendorf Gallery di New York.
Nel 1950 Harry Bertoia iniziò la collaborazione, per la progettazione di sedie per la nota azienda americana Knoll. L'esperienza fu una prosecuzione delle esperienze maturate negli anni precedenti in California con il celebre designer Charles Eames. Questa collaborazione con la Knoll gli permise di continuare ad approfondire i suoi studi sui materiali e sulle loro caratteristiche.
La sua famosa sedia, frutto di questa collaborazione con l'azienda statunitense, è oramai da considerarsi uno dei capostipiti del design moderno.
Durante questi anni, Harry Bertoia non abbandonò mai la pratica artistica ed infatti a testimonianza di questa situazione, nel 1952, nello showroom di Knoll di New York, vennero presentate dieci variazioni della sua celebre sedia accanto a dieci dipinti e venticinque sculture di sua produzione. Era la prima volta che l'azienda dedicava ad un solo suo progettista quegli spazi.
Nel 1953 Bertoia prese la decisione di abbandonare la collaborazione con la Knoll per dedicarsi a tempo pieno alla scultura nel suo studio di Bally in Pennsylvania. Da quell'anno iniziò la realizzazione di imponenti opere scultoree da inserire in contesti architettonici in importanti sedi istituzionali.
Grandi opere di Bertoia sono visibili in varie università americane come quella del  Massachusetts, New Jersey, Pennsylvania, West Virginia, New York e in moltissimi edifici pubblici.
Caratteristiche fondanti della sua ricerca artistica sono le attenzioni rivolte alle potenzialità e alle caratteristiche dei metalli con cui opera, costantemente relazionate allo spazio circostante, al colore, al movimento e alla dimensione del suono. Una ricerca estremamente sofisticata resa possibile da profonde competenze tecniche ed artigianali e da un'innegabile talento artistico.
La lunga carriera prende avvio con le prime sculture degli anni quaranta, composizioni lineari, molto spesso prosecuzioni dei sui precedenti disegni (line and platform) e da sculture sviluppate prevalentemente in due dimensioni, composte dall'assemblaggio di centinaia di piccole sagome di metallo (panels and screens).
Nel 1955 in occasione del lavoro commissionatogli dall'aeroporto Lambert Field di St. Louis, Bertoia introdusse l'elemento del colore in un dialogo costante con le dimensioni e le forme delle singole parti delle sue sculture. Realizzazioni quest'ultime che in parte anticiparono gli interessi sul movimento e sulle relazioni colore-forme e le relative opere di Alexander Calder.
Successivamente la ricerca di Harry Bertoia s'indirizzò alla realizzazione di insiemi di sottili aste di metallo sospese da terra che apparivano come nuvole (wire and clouds) e alla creazione di sculture dalle sembianze organiche.
La sua evoluzione artistica continuò con la serie dei Dandelions, sculture-sfere composte da sottili fili che si radiavano da un centro. Opere di questo periodo vennero esposte nel padiglione americano in occasione dell'Expo di Bruxelles del 1958 assieme ad opere di Alexander Calder, Isamu Noguchi, M Callery e Jose de Rivera.
In seguito realizzò la serie pressure melting che traeva origine da processi lavorativi del campo della gioelleria, spill castings dove si combinava bronzo e rame, Bundled wires dove bastoncini di acciaio venivano combinati assieme creando forme simili a cespugli e salici.
Un'importante fase del suo lavoro è quella delle sculture sonore sviluppate negli anni sessanta e nate casualmente quando nella lavorazione di un materiale si generò un suono che impressionò profondamente Harry Bertoia. Iniziò così, attraverso profondi studi sui materiali e sulle loro caratteristiche, la realizzazione di sculture che fossero in grado di generare suoni attraverso sollecitazioni esterne. Queste sculture composte da fili di rame fissati ortogonalmente ad una base di metallo, se toccati o sollecitati da forze naturali come il vento erano in grado .di generare suoni. Fra il 1968 e il 1969 utilizzando tali suoni vennero realizzati e registrati 11 album all'interno del progetto Sonambient.
Con gli anni realizzò sculture-fontana per il Centro Civico di Philadelfia del 1967, per il Manufacturer's and Traders Trust Company di Buffalo, e per la Marshall University , West Virginia.
Importante non trascurare che l'opera, il lavoro e il pensiero di Harry Bertoia si è costantemente alimentato ed arricchito del rapporto diretto con i principali artisti americani del suo tempo.
Musei che includono, all'interno delle loro collezioni, opere di Bertoia sono il Hirschhorn Museum di Washington, The Virginia Museum of Fine Arts di Richmond, il Solomon R. Guggenheim Museum e il Museum od Modern Art di New York.

Tra ferro e aria. Harry Bertoia, 1915-1978
San Lorenzo di Arzene (Pordenone) - Casa natale di Harry Bertoia
Dal 26 luglio al 28 settembre 2008