Architettura

Ziggurat, la città del futuro, presentata a Cityscape Dubai

Al prossimo Cityscape Dubai, che si terrà al Dubai International Exhibition Centre dal 6 al 9 ottobre 2008, verrà presentata una sorta di città del futuro, eco-sostenibile e autosufficiente in termini energetici, dove ci si potrà spostare sia in orizzontale che in verticale. Si chiamerà Ziggurat e promette di rivoluzionare l'urbanistica, proponendo un modello decisamente eco-friendly in un delizioso contesto di spazi verdi, pubblici e privati.
Sembra uno scenario da fantascienza ma la Ziggurat è realtà e, come suggerisce il nome, evoca le tipiche costruzioni templari mesopotamiche. Sarebbe in grado di ospitare più di un milione di persone e con la stessa formula si potrebbero riprodurre molti centri già esistenti, occupando solo un decimo del territorio. Gli esperti la definiscono una città carbon neutral, ovvero a zero emissioni di anidride carbonica, ma l'ambizioso progetto architettonico, realizzato dalla società Timelinks, la società di Dubai specializzata nell'innovazione e la progettazione sostenibile, ha il merito soprattutto di bastare a se stesso, grazie all'impiego di energia eolica e solare, come sottolinea il direttore dell'azienda produttrice, Ridas Matonis.

Ridas Matonis, direttore generale di Timelinks, ha affermato che "le comunità Ziggurat potrebbero essere quasi totalmente autosufficienti in termine d'energia". Ma non si tratta soltanto di ridurre il 'carbon footprint' ossia la percentuale di CO2 emesso.
Con un sistema di trasporto che muove sia in verticale che in orizzontale in modo da collegare senza fatica le varie sezioni il "piramidone" avrà una pianta di circa 1,5 Km quadrati e comprenderà ovviamente anche delle "zone verdi" in modo da fornire dello spazio da adibire all'agricoltura.
"Intere città - spiega Matonis - potrebbero essere ospitate in complessi che occupano meno del 10% della superficie originale. Spazi verdi, sia privato che pubblico, saranno usati per attività a tempo libero oppure irrigati per l'agricoltura. "Se questi progetti fossero realizzati oggi il mondo vedrebbe comunità che sono sostenibile, ecologicamente favorevole e in sintonia del contesto naturale", ha concluso Matonis. Ma il concetto di città multi-uso che propone Ziggurat vuol dire, secondo Timelinks, anche una qualità di vita migliore per gli abitanti. Il sistema di trasporto in tutto il complesso sarebbe connesso da un sistema di 360 gradi (orizzontale e verticale) e quindi le automobili sarebbero superflue. La biometria provvederebbe la sicurezza con la tecnologia d'identificazione facciale. Timelinks ha già brevettato il disegno e la tecnologia incorporati nel progetto e ha fatto domanda all'UE per una sovvenzione per i progetti tecnologici.
Ziggurat ha destato l'immediato interesse di aziende e ricercatori, che non escludono la possibilità di collegare gruppi di edifici come questo per dar vita a enormi metropoli del futuro.
Nell'attesa del suo debutto ufficiale, occorre vedere, come suggerisce Martijn Kramer, dell'International Institute for the Urban Environment, se la gente si adatterà a questo strano modo di vivere e di utilizzare i trasporti. Per il momento Timelinks ha già depositato il brevetto della sua città-piramide, sia per quanto riguarda il design che per quanto riguarda la tecnologia. Un occhio di riguardo sarà rivolto alla sicurezza degli abitanti di Ziggurat, con l'utilizzo delle più avanzate tecniche biometriche di riconoscimento facciale.