Architettura

Laurea honoris causa a Paolo Soleri e massimi riconoscimenti internazionali
di Riccardo Dalisi

Nelle maggiori città italiane si presenta un bellissimo libro di Jolanda Lima su Paolo Soleri, cui è stato di recente attribuito, in occasione dell’ultima Biennale di Venezia, uno dei riconoscimenti internazionali più prestigiosi: il titolo Soleri. Architettura come ecologia umana.

Esponente di spicco dell’architettura organica, direttamente derivato da Frank Lloyd Wright di cui può essere considerato degno continuatore, si distingue per una iniziativa singolare: la città di Arcosanti costruita con le mani dei numerosi allievi che ancor oggi si recano per farne diretta esperienza e per contribuire alla edificazione di un autentico sogno urbano.

Una città che venga su come un meraviglioso paesaggio sottomarino, come un giardino architettonico tra astronavi organiche e morbidi cristalli naturali. In questo è riconoscibile l’aggancio immediato con l’ultimo Wright.

Nest, progetto

Nest, progetto

Ma Soleri sembra volersi immergere ancora di più nel terreno e tra gli alberi, ed i numerosi schizzi e disegni di cui ora è ampiamente documentato il libro edito dalla Jaka Book mostrano tutta l’appassionata pulsione materica, l’amore per le forme modellate dalle mani ed il vitale contatto con la terra.

Una utopia che si fa realtà? Non è utopia l’Architettura? Non vive forse in un mondo altro? Tra tanti orrori, tra tanta devastazione dell’ambiente e del territorio ad opera di una edilizia senza cuore e senza cervello, gli esempi di autentica architettura spuntano come un miracolo amcora possibile. Ed in tale contesto l’esempio di Arcosanti e di Soleri acquista un valore ancora maggiore. Non basta il sogno ad occhi chiusi, cerchiamo di dar inizio con le nostre mani e, per quel che possiamo, alla realizzazione di una visione morbida, attenta di uno spazio dell’uomo, di una città ancora possibile.

Omega Bridge, ponte per il concorso del Lussemburgo - Particolare

Omega Bridge, ponte per il concorso del Lussemburgo - Particolare

Le riflessioni, le teorizzazioni percorrono in lungo e in largo il libro; sono ampiamente riportati dalla curatrice che giustamente mette in risalto il valore della riflessione filosofica che è alla base dell’architettura di Soleri. Egli infatti si distingue, come tutti gli altri maestri dell’architettura, per il valore che dà alla concettualizzazione, alla significazione teorica che deve permeare l’edificazione di una città.

Soleri, nato nel 1919, ha attraversato tutto il ‘900 approdando, ora con i massimi riconoscimenti, al terzo millennio così intriso di problemi ed ancora così incerto nei necessari slanci verso il futuro. All’architettura e all’urbanistica il compito di preannunciare il dover essere dell’uomo nel mondo, come è stato nel ‘900 per il movimento moderno.

Crafts III (1972-'77)

Crafts III (1972-'77)

È difficile capire quanto del lavoro di Soleri e dell’esempio di Arcosanti possa trasfondersi nel futuro prossimo del secolo incerto che ci è davanti. Che il suo metodo possa essere fertile direi senz’altro, forse ancor privi di quello che possiamo immaginare.

Vien fatto di pensare alla sua espressione di meraviglia quando vide per la prima volta Manhattan ed alla espressione di Wright.

Così abissalmente distante dalla città di Soleri la metropoli dei grattacieli di vetro ci riporta a Koolhaas, al suo diverso approccio all’architettura ed alla sua manipolazione e creazione dello spazio.

Ma i fatti dell’11 settembre sembrano avvicinarci bruscamente ad un’idea di città-giardino, di una Arcosanti quasi nascosta tra balze ed alberi, in parte immersa nella terra.

Non mancano visioni proiettate in un futuro fantastico. Sono da notare i progetti di arcologia nello spazio

Non mancano visioni proiettate in un futuro fantastico. Sono da notare i progetti di arcologia nello spazio

Il libro contiene una copiosa documentazione e ci fa vivere queste possibilità, apre diverse porte della nostra immaginazione, appare forgiato da quattro mani e due menti. Vi è ben documentato con disegni bellissimi e foto lo splendido edificio di Vietri, la fabbrica di Solimene, tempio della ceramica del Sud Italia, stupendo esempio di architettura organica, magistrale nei dettagli tecnologici, attualissimo se si pensa alla simulazione di immensi vasi messi in ordinata sequenza. Determinano il paesaggio con una grande forza. Qui l’architettura e la scultura, il concettuale e l’organico si fondono insieme.

La bellissima fatica di Jolanda Lima ci restituisce tutto ciò.

Tra le opere più belle di Soleri sono da annoverare i ponti, straordinarie visioni che librano slanciandosi nello spazio, ed i numerosi disegni per Mera City fanno riflettere. E così fanno riflettere le annotazioni, i pensieri, i concetti espressi da Soleri che sono tutt’uno con la sua opera intensamente didattica.

È anche maestro di vita. Ha cominciato con poco e la sua passione lo ha portato a realizzare una delle più pregnanti testimonianze creative dell’attualità. Cito dal libro di Jolanda: "Il male è la parte di massa energia intoccata dalla coscienza. Il dare è permettere il cambiamento (evoluzione) per trasformare la massa energia in spirito.
La parola architettura chiama subito a sé parole come frugalità, grazia, compassione, etica, effetto urbano, estetogenesi... (È la rivendicazione da parte di Soleri della forza della libertà e della capacità immaginativa del pensiero nella forma più alta: la consapevolezza. Seza barriere, senza inutili e devianti steccati tra scienza, umanesimo, religione)".

Di Manhattan dice: "... Era quasi una ipnosi. Un paesaggio bellissimo fatto di luce".