Architettura

Il Mart di Rovereto di Mario Botta

Il Mart si sviluppa alle spalle di due palazzi di pregio del '700, Palazzo Alberti e Palazzo dell'Annona. Questi edifici si affacciano lungo Corso Bettini, "nascondendo" l'ampiezza della piazza d'accesso del museo.

Da questa posizione privilegiata si nota bene come la nuova struttura insista su un'area arretrata rispetto al fronte strada, lasciando inalterato il valore del linguaggio storico dei Palazzi. Solo da qui, sospesi nel vuoto, ci si rende conto della grandiosità della piazza circolare che si apre davanti a noi.

Galleria d'immagini:

L'ingresso al Mart

La piazza con le opere di Mimmo Paladino

La cupola centrale

La cupola e la piazza

Ponte di collegamento

La cupola vista dall'esterno

L'impatto è forte, la sensazione è quella di essere al di sopra di una scena teatrale, cuore baricentrico di un museo che si organizza tutt'intorno.
Se si ha la fortuna di visitare il Mart in una bella giornata di sole, soltanto a questo livello si apprezzeranno particolarmente i giochi di luce che crea la grande cupola di copertura che ha una superficie 1300 mq con un'altezza di 25 m per un diametro di 40 m.
La pietra gialla di Vicenza, che riveste il museo, sembra armonicamente integrata con le strutture storiche confinanti, e la piazza progettata apposta per accogliere le splendide sculture di Mimmo Paladino.
Scrisse Mario Botta, poco prima dell'inaugurazione del Mart: "La nuova piazza, coperta da una cupola vetrata, diviene il "cuore" baricentrico del nuovo complesso e nel contempo anche immagine dell'insieme museale che si organizza tutto intorno. É quindi lo spazio "vuoto", la piazza coperta, la vera matrice della composizione architettonica che proprio nella sua centralità focalizza l'idea primaria di questo progetto."

La grande cupola in acciaio e vetro che sovrasta la piazza è frutto di particolari studi statici,
in quanto priva di una capriata in coincidenza con l'area pedonale d'accesso al Museo.

La copertura sviluppa una superficie di 1300 mq, un'altezza massima di 25 metri ed è forata in corrispondenza della fontana posta al centro della piazza. Il diametro di quest'ultima, che può ospitare 1200 persone sedute, è di 40 metri come il Pantheon a Roma.
Nel Foyer del Mart si trovano la biglietteria e il bookshop, sulla sinistra, l'accesso ai piani, e, sulla destra, il guardaroba, le toilettes e la sala conferenze. Nei pressi del bookshop è possibile entrare in caffetteria senza uscire sulla piazza all'aperto.
Il secondo piano ha una superficie espositiva di 3800 metri quadri: il Mart è uno dei maggiori musei europei per vastità degli spazi espositivi, che in totale arrivano a 5600 mq.

Lo spazio è scandito dalla maglia quadrata dei pilastri circolari e dalla fitta serie di lucernari, che hanno una superficie vetrata a falde inclinate da cui penetra la luce zenitale che viene ampliata attraverso la superficie curva che funge da riflettore e diffusore. Un sofisticato sistema di controllo a distanza, tramite un computer, è in grado di regolare l'intensità luminosa che penetra nelle sale per mantenerla costante durante le ore di esposizione alla solare.
La luce zenitale concentra l'attenzione dei visitatori verso l'interno più che all'esterno, le opere d'arte sono protagoniste degli interni. "L'architettura deve fare un passo indietro" per dirla con Mario Botta.

L'assenza di tramezzi fissi permette ai curatori del museo di suddividere liberamente lo spazio a seconda delle necessità espositive, con un altissimo grado di flessibilità.