Architettura

Al limite dell’architetto

Di Marcello Silvestro

È stato appena pubblicato dalla casa editrice Plectica un bel libretto di Carlo Cuomo intitolato "Al limite dell’architetto".
L’architetto Cuomo è stato protagonista, come assessore dal 1995 al 2001, della bella stagione salernitana che ha visto, in città, la realizzazione di infrastrutture e di interventi urbani attuati a seguito dell’indizione di concorsi internazionali di architettura cui hanno partecipato, con progetti di rilievo, nomi prestigiosi nel panorama mondiale dell’architettura (Hadid, Sejima, Miralles, Chipperfield, ecc.).
Un esempio, quello di Salerno che, purtroppo, stenta a diventare un modello di riferimento per altre città.
Nel libro - quasi un breviario che l’autore potrebbe ampliare a dargli forma di romanzo tanto ne è gradevole la lettura (l’ho letto tutto d’un fiato) - si riporta come in una sorta di diario lo sforzo del protagonista, lo stesso Carlo Cuomo, incaricato, nel 1987, dell’opera di restauro di una piccola chiesetta di campagna spersa sulle colline di Salerno, località "Cappelle", di cui erano stati sollecitati i lavori di restauro da una petizione di cittadini. Una chiesetta - che come dice Cuomo all’inizio della sua indagine - di cui "… occorre andarsela a cercare l’immagine residua di quello che doveva essere un tempo non solo un luogo di culto ma un punto di riferimento dell’abitato intorno, un elemento che arricchiva il paesaggio,…"
Vengono descritte una serie di riflessioni e l’impegno minuzioso dell’architetto nel ridare vita ad un luogo e ad un’architettura.
"Avvio i rilievi della chiesa, estendendoli anche all'ambiente intorno, ed effettuo le indagini sulla caratteristica dei terreni e sullo stato di consistenza e di conservazione delle strutture di fondazione e delle murature.
Nascono le prime domande.
Basta solo restaurare la chiesa? Solo le strutture murarie? Oppure tentare un intervento diverso che tenti di vivificare un rione collinare molto ai margini e lontano dal centro?
Comincio ad articolare il progetto, parto dall'interno, dalla pavimentazione inesistente, immagino un tappeto dai colori tenui, mi aiuto con Klee. Spingo la pavimentazione all'esterno. L'interesse si sposta sui muri in pietra che delimitano i terreni. Li rilevo attentamente e li fotografo. Mi sembrano essenziali e belli.
...Avvicinandosi, da dietro, scendendo lungo un vecchio percorso, emergono i volumi. Mi abbandono al disegno libero cercando un suggerimento, una suggestione a cui appigliarmi, da cui partire per andare oltre il consolidamento e la ripulitura dei muri..."

Nel progetto viene coinvolto, tra gli altri, l’artista e scultore Enzo Navarra che si entusiasma all’idea e comincia subito ad elaborare una serie di disegni, realizza il modello della facciata. Nasce e si definisce, nel dettaglio, un bel progetto.
Dopo il consueto lavoro dell’architetto, che chi ci legge ben conosce, l’amministrazione comunale approva il progetto mentre la Soprintendenza lo boccia.
Carlo chiede aiuto a Riccardo Dalisi che a sostegno del progetto invia un proprio scritto:
"Una traccia di fuoco irrompe in una piccola chiesa appena dimenticata nelle frazioni alte di Salerno: è la giusta intuizione. È il compito dell’arte capovolgere le situazioni, attribuire i segnali giusti, ricollocare l’attenzione e l’interesse, porre interrogativi. Che si svolga il suggerimento, che si compia il rito del fuoco..."

Arriva l’approvazione della Soprintendenza ma il comune non ne è più interessato. Il consigliere comunale di riferimento della comunità non è più consigliere.
I lavori non partiranno mai.
"Ma chi è il committente di un luogo pubblico?"
Questa e altre domande affastellano la mente di Carlo Cuomo.

Titolo: Al limite dell’architetto
Autore: Carlo Cuomo
Editore: Plectica
Pagine: 46
Illustrazioni in B/N
Formato: 11 x 16 cm
Anno Marzo 2004
Prezzo: Euro 7,50

Articolo inserito il 25 giugno 2004