Architettura

I cento anni. Nel 2007 il centenario della Mondadori e di Oscar Niemeyer

Doppio anniversario per Mondadori e Niemeyer, architetto e visionario che ne ha progettato la celebre sede

Per una curiosa coincidenza, nel 2007 ricorre il centenario della fondazione della Mondadori Editore e della nascita di Oscar Niemeyer, uno dei maestri dell’architettura contemporanea cui si deve il progetto del palazzo che la casa editrice occupa da trentadue anni e che viene considerato uno dei capolavori dell'architettura del Novecento.
La decisione di costruire la nuova sede venne presa alla metà degli anni Sessanta quando Giorgio Mondadori, avendo avuto modo di ammirare il Ministero degli Affari Esteri, Itamaraty, che Niemeyer aveva completato a Brasilia tre anni prima, affidò all’architetto il progetto di quello che oggi, a dimostrazione della fortissima carica simbolica che esso possiede ed esprime, viene chiamato "il palazzo Mondadori".
La stampa di tutto il mondo accolse con sorpresa e sconcerto il completamento del complesso, risultato di una concezione strutturale inusuale, espressa dalla successione di due infilate prospettiche di archi parabolici con luce variata sui fronti principali, lunghi 200 metri. Su questa struttura, si appoggia una poderosa soletta, innervata da travi alle quali sono appesi 56 tiranti che sorreggono il corpo librato dell’edificio comprendente cinque piani, sviluppati su 18.000 metri quadrati in un volume di 147.000 metri cubi, sorretto da un apparato in acciaio del peso 1.200.000 chilogrammi.

Una struttura poggiata con forza sulla terra eppure profondamente leggera e ritmata, con gli archi asimmetrici e l'impatto scenografico che riesce a stupire anche il visitatore contemporaneo. Niemeyer la progettò già settantenne ma affatto privo dello spirito visionario, della capacità di plasmare con leggerezza la materia pesante dell'architettura e dell'istinto implacabile di stupire che lo avevano già reso celebre e che marcavano la sua cifra inconfondibile.

In una recente intervista, realizzata in occasione della presentazione del volume Oscar Niemeyer e il Palazzo Mondadori (Electa), il grande vecchio Niemeyer - che continua a disegnare e a sognare e che può permettersi il lusso di dire al suo intervistatore "abbiamo parlato molto di architettura.. ma credo davvero che la vita sia molto più importante"- ha ribadito questa sua irrefrenabile voglia di creare edifici che abbiano forza simbolica, che siano inediti, che sappiano stupire chi li guarda anche dopo anni dalla loro realizzazione. Una sfida visionaria lanciata da un uomo che ha attraversato un secolo intero e che ancora ha molto da insegnare.