Indice degli articoli


Le Torri Gemelle del World Trade Center a New York demolite dall’attacco terroristico dell’11 settembre 2001

Crollate le due torri e l’edifico numero 7. Il World Trade Center, opera dell’architetto americano di origini giapponesi, Minoru Yamasaki (1912-86), consisteva di sette edifici ed un centro commerciale.


Le Torri Gemelle (Twin Towers), a base rettangolare, costituite da 110 piani con un’altezza di 1,350 ft (411 metri), seconde in altezza solo alla Chicago's Sears Tower, furono iniziate nel 1968 e terminate nel 1973.


Poste sulla punta di Manhattan, le Torri Gemelle sono uno degli esempi più riusciti di espressione tecnico-formale che attestano pienamente la volontà orgogliosa di una potente costruttività verticale.

L’incarico affidato a Yamasaki era quello di realizzare, con un budget inferiore ai 500 milioni di dollari, 12 milioni di piedi quadrati (1.116.000 di metri quadrati) di area calpestabile su un’area di sedici acri (64.000 metri quadrati) che prevedeva la costruzione di passaggi, nel sottosuolo, della ferrovia e del sottopassaggio pedonale. L’esigenza di enormi spazi su di un’area a disposizione limitata implicarono un sviluppo verso l’alto della costruzione, che si stagliava a determinare il nuovo skyline di Manhattan.


Dopo aver studiato più di un centinaio di modelli, Yamasaki decise di realizzare le due torri per contenere nove milioni di piedi quadrati (837.000 metri quadrati) di area per gli uffici. Una sola torre sarebbe stata troppo grande ed ingombrante strutturalmente, molte torri sarebbero state troppo simili ad un progetto di edilizia residenziale, mentre le due torri diedero un'area di ufficio ragionevole ad ogni piano, offrendo delle viste magnifiche, e permettendo la realizzazione di un sistema strutturale leggero ed efficace. Dai punti di osservazione sulla cima delle torri era possibile vedere fino ad una distanza di 90 Km in ogni direzione. L’enormità del progetto mette in mostra tutta l’arte ingegneristica del costruire. Yamasaki riesaminò i principi costruttivi del grattacielo con un uso sapiente del materiale e della tecnologia.


Il sistema strutturale era estremamente semplice e allo stesso tempo efficace. Le facciate, larghe 208 piedi (63 metri), costituivano, in effetti, una gabbia di acciaio prefabbricato, costituita dalle enormi colonne avente la funzione di resistere a tutti i tipi di sollecitazione orizzontale, dal vento ai terremoti, evitando di trasferire queste sollecitazioni, attraverso i solai, al centro dell’edificio che era gravato solo dal proprio peso. Ne risultava una struttura resistentissima e leggera. Gli spazi interni non avevano colonne interne.


Le Torri Gemelle, dalla data della loro realizzazione, diventarono uno dei simboli della potenza americana. Nel descrivere il suo progetto, Yamasaki diceva Il World Trade Center sarà la rappresentazione vivente della fede dell’uomo nell’umanità, del suo bisogno di dignità individuale, della sua fede nella cooperazione di uomini e, tramite questa cooperazione, della sua abilità a trovare la grandezza.

Il 26 febbraio 1993, una grande bomba in un furgone nel garage sotto le Torri Gemelle esplodeva, provocando la morte di sei persone e ferendone 1042, in un attacco terroristico. La bomba, dall’enorme potenziale esplosivo, causò un enorme cratere al livello delle fondazioni, ma non riuscì a danneggiare minimamente la struttura portante, affidata soprattutto alle colonne d’acciaio esterne.

Oggi, il tremendo attacco terroristico con il suo carico di morte, migliaia di vittime, ha dissolto le due torri nel giro di un’ora. È come aver distrutto una città nella città con tutti i suoi abitanti.